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Restauro del Convento di Sant’Igne: quando il passato incontra la sartorialità Made in Italy

C’è una magia particolare che si accende quando si lavora nella propria terra, un legame profondo che rende ogni progetto più significativo. È questo il caso del restauro del Convento di Sant’Igne, un gioiello incastonato tra le colline di San Leo, avvolto non solo dal tempo ma anche da leggende che affondano le radici nella […]

C’è una magia particolare che si accende quando si lavora nella propria terra, un legame profondo che rende ogni progetto più significativo. È questo il caso del restauro del Convento di Sant’Igne, un gioiello incastonato tra le colline di San Leo, avvolto non solo dal tempo ma anche da leggende che affondano le radici nella storia.

Qualche pennellata di storia

Ma prima di addentrarci nei dettagli tecnici, concediamoci un breve excursus su questo luogo così speciale. Sant’Igne, nome suggestivo, è legato a un episodio della vita di San Francesco d’Assisi.

Si narra che, mentre il santo era diretto alla Verna, un fuoco sacro (Ignis, come direbbero i latini) lo guidò fino a un gruppo di case, dove trovò rifugio per la notte. Su quelle stesse case, secondo la leggenda, sarebbe poi sorto il convento. Ora, è vero che le leggende spesso romanzano la realtà, ma non possiamo negare che abbiano il loro fascino e, in fondo, un po’ di verità.

L’importanza del restauro

Il restauro di un edificio come questo richiede non solo competenza, ma anche rispetto per la storia e le tradizioni che esso custodisce. È qui che entra in gioco l’approccio “sartoriale” di Calceforte. Quando parliamo di restauro, non ci limitiamo a partecipare alla riparazione di ciò che è stato danneggiato dal tempo, ma in sinergia con committenza e imprese, cerchiamo di comprendere l’anima dell’edificio, di ascoltarne le storie che le pietre sembrano voler raccontare, e di trovare soluzioni che rispettino e preservino quell’eredità.

Realizzazione su misura per le esigenze 

In collaborazione con l’impresa Bernardi, con cui avevamo già lavorato sul restauro della chiesa di San Domenico a Pietracuta, abbiamo sviluppato una malta da stuccatura su misura, pensata per adattarsi perfettamente alle specifiche esigenze del Convento di Sant’Igne. Non si tratta di un semplice materiale, ma di un risultato frutto di ricerca e sperimentazione, condotta nel nostro laboratorio di Poggio Torriana. Qui, grazie alla vicinanza al sito, siamo riusciti a testare e perfezionare ogni dettaglio per garantire che l’intervento conservi l’autenticità del luogo.

Il lavoro di squadra valorizza il restauro

Ogni restauro è un lavoro complesso, che richiede competenze tecniche, una profonda comprensione del contesto storico e culturale e molta esperienza. Ogni intervento è quindi il frutto di una grande squadra che collabora, studia, si integra e dove noi, insieme a ditte, architetti, geometri, committenti e sovraintendenze diamo il nostro meglio per fare un ottimo lavoro.

Con questo pensiero, dunque, Sant’Igne non è più solo un edificio, è un pezzo di storia che merita di essere tramandato alle generazioni future. E noi siamo fieri di aver potuto contribuire alla sua conservazione, non solo con i nostri prodotti, ma con il nostro sapere e la nostra filosofia. In fondo, il fine ultimo del restauro è proprio questo: unire il passato al presente, per dare al futuro qualcosa di cui essere orgogliosi.

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