Vivere in ambienti umidi provoca molteplici effetti dannosi, che si manifestano spesso anche dopo molti anni, come il reumatismo, l’affezione alle vie respiratorie, raffreddori, bronchiti, influenze, riniti, angine, tracheiti, laringiti, e per fattori concorrenti al fenomeno dell’umidità, anche il rachitismo. Ciò accade principalmente per la presenza dei germi patogeni che trovano nell’umidità le condizioni adatte per prolungare la propria vitalità e quindi a poter aggredire l’organismo umano.
L’umidità, oltre a danni igienici ed alla salute, porta ad una vera e propria degradazione dei materiali costituenti la muratura.
La presenza d’umidità provoca infatti:
Il problema dell’umidità, con tutte le sue implicazioni estetiche legate alle efflorescenze, al distacco degli intonaci, alla condensa, alla impregnazione dei muri, al degrado delle pitture, va affrontato con metodi razionali basati su fondamenti scientifici e preceduti da analisi, da prove e da indagini, in modo da essere certi della sua vera natura.
Nelle costruzioni antiche, le giunzioni tra i mattoni erano realizzate con malta di calce, la quale, sia essa calce aerea o idraulica naturale, è molto elastica ed eccezionalmente traspirante, e quindi ha la capacità di fare evaporare velocemente l’acqua assorbita, cosa che non si verifica nella malta cementizia.
Nelle costruzioni moderne, l’utilizzo del calcestruzzo e delle malte cementizie, ha dato più rigidità alle costruzioni, e meno traspirabilità.
Negli edifici moderni alla problematica dell’umidità partecipano molte variabili, ad esempio il comportamento della muratura, le caratteristiche termiche dei muri, le condizioni di temperatura interna ed esterna, le cause di produzione di vapore, le modalità del riscaldamento, ecc..
Gli edifici antichi invece, hanno generalmente una maggior resistenza al degrado causato dall’umidità, in particolare grazie alla tipologia di materiali utilizzati e al notevole spessore delle murature che evita il fenomeno, sempre più comune, dell’umidità di condensa.
Tuttavia possono esserci molteplici cause di alterazione della salubrità delle murature anche in questo tipo di edilizia. Le forme di umidità che possono interessare un edificio, infatti, sono molteplici e possono anche essere strettamente correlate ed interdipendenti tra loro: esse possono derivare da diverse cause o differenti fattori costruttivi, abitativi, ambientali, atmosferici, materici, accidentali, e la stessa causa può produrre differenti tipi d’umidità.
Qualsiasi intervento o studio di risanamento, sia per gli edifici moderni, sia per quelli antichi, deve considerare la fattibilità di operare con le tecniche più idonee, in funzione ai vincoli dell’edificio e dintorni.
Il tecnico preposto, deve in fase preliminare effettuare delle indagini diagnostiche per la verifica del fenomeno presente e per risalire alle cause della fonte primaria dell’umidità, intesa in tutte le proprie manifestazioni.
CALCEFORTE, grazie alla ultratrentennale esperienza sul campo dei membri del suo staff tecnico, è in grado di compiere indagini diagnostiche per individuare le cause concrete delle problematiche da umidità e di intervenire con soluzioni tecniche mirate.
Il nostro staff di laboratorio ha messo a punto cicli di lavorazione ed applicazione specifici per le diverse problematiche di cantiere, sia in ambito di fabbricati storici che di nuove costruzioni, per garantire la salubrità degli edifici.
Di seguito forniamo un esempio dell’approccio esecutivo proposto da CALCEFORTE, personalizzato a seconda dello status del fabbricato e del grado di avanzamento della problematica riscontrata:
Malta preconfezionata per la realizzazione di un intonaco minerale risanante, leggero, coibente, ignifugo, composta di calce idraulica naturale NHL 5 secondo normativa EN 459-1, granulati di vetro espanso, sabbie carbonatiche di cava selezionate. Applicazione manuale o con intonacatrici.
Spessore minimo consigliato mm 20. Consumo indicativo kg/mq 20,00 per mm 20.
Malta preconfezionata per stabilitura, composta di calce idraulica naturale NHL 5 secondo normativa EN 459-1, calce aerea, sabbie carbonatiche di cava selezionate. Granulometria mm 0–0,6.
Spessore minimo consigliato mm 3. Consumo indicativo kg/mq 3,50 per mm 3.
Come descrizione nello schema.
Il know-how di CALCEFORTE consente di trattare con successo diverse problematiche identificate nei seguenti cicli di trattamento ed applicazione:
Per maggiori informazioni e per richiedere sopralluoghi tecnici Vi preghiamo di contattare il nostro ufficio tecnico al 0541 675677